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04-06 Marzo 2026 Quartiere Fieristico di Rimini
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KEY ENERGY SUMMIT

Main Stage - Cupola Lorenzo Cagnoni, Hall Sud

L’evoluzione del quadro geopolitico e la congiuntura economica sempre più complessa stanno ponendo nuove sfide alle politiche clima-energia volte alla decarbonizzazione, mettendone in discussione la sostenibilità economica e sociale.
In questo quadro, lo studio di Althesys per KEY ha l’obiettivo di comprendere come coniugare la transizione energetica con la competitività delle imprese europee e italiane. L’analisi unisce, pertanto, gli aspetti geopolitici e di policy europei e dei principali blocchi mondiali, con l’evoluzione delle tecnologie, dei suoi costi, con gli assetti istituzionali e industriali delle varie nazioni.
Lo studio considera congiuntamente temi “macro” e globali con la specifica realtà economico-finanziaria e industriale di alcuni Paesi, Italia in primis, considerando la triade generazione elettrica-accumuli-reti alla luce degli obiettivi di decarbonizzazione in un’ottica congiunta di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Ciò, ovviamente, a fronte dell’evoluzione della domanda energetica e quindi dell’efficienza. Digitalizzazione, intelligenza artificiale e data center saranno certamente tra i driver di queste ultime.
Sotto questi profili, l’Italia come si posiziona? La transizione energetica come sta procedendo e che prospettiva ha?
Il nostro Paese ha visto negli ultimi anni uno sviluppo significativo delle rinnovabili, con investimenti crescenti in fotovoltaico, eolico e accumuli. Nel 2024 sono stati rilevati progetti per 121 miliardi di euro e 86,6 GW, con una crescita del 60% sull’anno precedente (fonte Althesys). Solo una parte però sarà realizzata, con le procedure autorizzative e i fenomeni Nimby che ancora frenano i progetti utility scale. Nell’eolico off-shore, ad esempio, l’Italia è ancora al palo. La conseguenza è che molto ancora dipende dal gas e i costi in bolletta non scendono. Le recenti aste del Decreto Fer-X hanno però mostrato grande partecipazione e prezzi in discesa, sebbene con notevoli differenze tra fotovoltaico (circa 7 GW aggiudicati su 10 richiesti) ed eolico (meno di 1 GW su due presentati).
Nelle tecnologie di base, come fotovoltaico e batterie, la partita per l’Italia (ma anche per l’Europa) è ormai persa da tempo, con la Cina leader assoluta. Tuttavia, l’Italia ha una consistente filiera manifatturiera, con presenze significative in segmenti quali la componentistica elettrica, cavi, inverter, meter, servizi. Il fatturato aggregato delle aziende specializzate in questi mercati è di 32,1 miliardi di euro con circa 86.000 addetti.
La domanda elettrica stagnante con l’elettrificazione al palo, a dispetto di ripetuti scenari crescita, costituisce un freno allo sviluppo delle rinnovabili, alla modernizzazione e decarbonizzazione del sistema Italia. Lo sviluppo delle pompe di calore, della mobilità elettrica, dell’idrogeno verde non sono finora riusciti ad imprimere un’accelerazione. Oggi i data center costituiscono la nuova frontiera, ma le incertezze sono ancora molte.
Il sistema di governance, l’adeguatezza e tempestività delle politiche di supporto, la capacità di investire e innovare sono, dunque cruciali per una transizione sostenibile. Lo studio evidenzia come i ritardi e le incertezze normative stiamo frenando il percorso e come, invece, uno scenario di sviluppo potrebbe portare consistenti benefici a tutto il sistema industriale ed economico italiano.

A cura di: KEY - The Energy Transition Expo

4 marzo , 14:00 - 15:30

Lingua dell'evento

italiano