Idroelettrico: un settore dalle grandi potenzialità

La generazione idroelettrica è una colonna portante della produzione rinnovabile nel mix energetico dell’Italia. Nel 2024 l’idroelettrico ha prodotto 52 TWh, coprendo il 40% della generazione rinnovabile e il 17% di quella nazionale con una produzione in gran parte programmabile e per il restante almeno prevedibile con le ovvie conseguenze sulla stabilità della rete. Le stime sugli investimenti nel settore idroelettrico in Italia variano, ma indicano un fabbisogno significativo per il rinnovamento e la modernizzazione degli impianti, con cifre che oscillano tra i 5,5 e i 15 miliardi di euro per il rinnovamento e altri 3,4 miliardi per nuovi mini-impianti che valorizzino dal punto di vista energetico opere idrauliche esistenti quali dighe, traverse e reti irrigue in genere e potenziale sviluppo anche con impianti più consistenti su fiumi meno sfruttati o su bassi salti. Uno degli obiettivi è migliorare l'efficienza e la potenza del parco impianti esistente, che in molti casi ha un'età media elevata. A bloccare gli investimenti concorrono l’incertezza sul rinnovo delle concessioni, la disapplicazione della nuova disposizione sull’interesse pubblico prevalente in conformità alla RED III, l’onerosità dei canoni e sovracanoni BIM e l’ulteriore ostacolo della conformità dell’SNPA per l’accesso ai meccanismi di supporto economico del FER X. Il convegno vuole approfondire questi aspetti per lo sblocco degli investimenti in un comparto che può accrescere il proprio contributo alla sicurezza energetica nazionale ed alla riduzione del costo dell’energia e smuovere tutta la filiera industriale legata alla manutenzione dei grandi impianti.