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Secondo l’IEA PVPS, il fotovoltaico nel mondo ha superato il 10% della domanda elettrica globale grazie a 600 GW di nuove installazioni nel 2024.


Il fotovoltaico nel mondo ha raggiunto un nuovo record nel 2024. A dirlo è il report annuale “Snapshot of Global PV Markets” pubblicato dall’IEA PVPS. La capacità cumulativa globale ha superato i 2,2 TW, con oltre 600 GW di nuovi impianti installati in un solo anno. Un salto significativo rispetto ai 1,6 TW del 2023, trainato soprattutto dalla Cina, che da sola ha rappresentato quasi il 60% delle nuove installazioni. Il fotovoltaico ha coperto più del 10% della domanda elettrica globale, segnando un traguardo storico per le energie rinnovabili.

Fotovoltaico nel mondo, boom in Cina e nei mercati emergenti

Il settore fotovoltaico è stato guidato da Pechino, che ha aggiunto tra 309 e 357 GW nel 2024, portando la propria capacità cumulativa oltre 1 TW. L’Europa si conferma seconda, con 71,4 GW di nuove installazioni (62,6 nei Paesi UE), seguita dagli Stati Uniti (47,1 GW). Spiccano anche India (31,9 GW) e Pakistan (17 GW), con quest’ultimo che ha registrato una crescita sorprendente, superiore di 13 volte rispetto al 2023. Brasile e Germania consolidano la loro presenza nella top 5 globale, mentre in Asia-Pacifico si nota un rallentamento di Giappone, Corea e Australia.

Il ruolo del fotovoltaico nell’evoluzione del mix energetico

Secondo il report, il fotovoltaico ha rappresentato oltre il 75% della nuova capacità rinnovabile installata a livello globale nel 2024. In termini di produzione, l’energia solare ha coperto oltre il 10% dei consumi elettrici mondiali. In 27 Paesi, tra cui Grecia, Spagna, Cile e Germania, la quota ha superato il 10%, e in alcuni casi anche il 20%.

Questo risultato è stato possibile grazie a una combinazione di prezzi in calo dei moduli, politiche di supporto e crescita di contratti PPA. In contesti con alte penetrazioni, si registrano anche fenomeni di curtailment e necessità di potenziare la flessibilità della rete.

Prezzi bassi e overcapacity spingono le installazioni fotovoltaiche

Il 2024 è stato caratterizzato da un eccesso di produzione di moduli fotovoltaici, in particolare in Cina, che ha generato un forte calo dei prezzi. L’offerta ha superato la domanda, spingendo le aziende a tagliare i costi per mantenere flussi di cassa positivi. Questo ha favorito le installazioni in Paesi emergenti come India, Pakistan e Brasile.

Tuttavia, ha anche messo sotto pressione i produttori locali in Europa e Nord America. La sovraccapacità potrebbe spingere verso nuovi modelli di business, come applicazioni nell’idrogeno verde, nel Direct Air Capture o nell’agrivoltaico.

Autoconsumo, storage, reti intelligenti e tecnologie emergenti

La crescita del fotovoltaico nel mondo non è legata solo alla scala industriale. Il segmento residenziale e prosumer continua a crescere, spinto da modelli di autoconsumo, tariffe incentivanti e comunità energetiche. Le politiche a sostegno dell’accumulo stanno diventando centrali, soprattutto in Paesi con alta penetrazione solare.

L’integrazione in rete è però la grande sfida del settore: con il crescente numero di ore a produzione solare piena, si moltiplicano i casi di congestione, prezzi negativi e necessità di sistemi di stoccaggio. Le reti devono adattarsi a una generazione sempre più distribuita.

In questo scenario, il report segnala anche lo sviluppo di tecnologie emergenti come il fotovoltaico flottante, in forte espansione nelle aree ad alta densità e nei Paesi con vincoli territoriali.

Floating PV: tecnologia emergente e potenziale installabile

Il fotovoltaico flottante (FPV) sta guadagnando spazio nel panorama globale delle rinnovabili. Secondo il report IEA PVPS Task 13, a inizio 2024 erano operativi almeno 7,8 GW di impianti galleggianti nel mondo, con una pipeline progettuale che supera i 60 GW. La tecnologia, nata inizialmente per ridurre l’uso del suolo agricolo, si è evoluta rapidamente, trovando applicazione in bacini idrici, laghi artificiali e dighe. I principali mercati sono Cina, India, Corea del Sud, Paesi Bassi e Brasile, ma sono in aumento anche gli impianti in Europa e Africa. Il potenziale tecnico stimato a livello globale varia tra i 3.000 e i 4.000 GWp, grazie alla possibilità di utilizzare solo una frazione delle superfici d’acqua dolce disponibili.

I vantaggi includono maggiore efficienza (+10% rispetto al ground-mounted), minore evaporazione dei bacini idrici, minori impatti sull’uso del suolo e possibilità di integrazione in sistemi ibridi idroelettrico-solare.

Restano da affrontare criticità su costi, resistenza meccanica, biofouling, impatti ecosistemici e carenza di standardizzazione normativa. Ma il Floating PV si configura sempre più come una componente strategica per l’espansione utility scale del solare nei prossimi anni.

Tra obiettivi climatici e filiere locali: il futuro del fotovoltaico

Il fotovoltaico è oggi un pilastro della transizione energetica. Tuttavia, resta vulnerabile a dinamiche geopolitiche e industriali. La dipendenza dalla produzione cinese solleva interrogativi sulla resilienza delle filiere. In Europa, USA e India crescono le politiche per incentivare il manufacturing locale, ma il gap competitivo rimane ampio. I Paesi membri dell’IEA PVPS stimano una crescita stabile nel 2025, con nuovi stimoli normativi e mercati PPA in espansione.


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