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Le energie rinnovabili, le tecnologie energetiche verdi e l’efficienza energetica sono i pilastri fondamentali per raggiungere il Net Zero entro il 2050, ovvero l’azzeramento delle emissioni.

Due recenti report forniscono un quadro globale dei progressi compiuti, evidenziando però il considerevole divario da colmare nei prossimi anni.

L’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) osserva che, nonostante in alcuni paesi il taglio dei consumi abbia subito un’accelerazione in risposta alla crisi energetica, il miglioramento complessivo dell’intensità energetica si è rallentato, soprattutto nelle economie avanzate.

Nel 2024, gli investimenti in efficienza energetica – includendo quelli pubblici e privati su edifici, trasporti e industria (compresi veicoli elettrici e pompe di calore) – dovrebbero aumentare del 4% raggiungendo circa 660 miliardi di dollari. Questo porterà a eguagliare il massimo storico del 2022 e supererà del 10% quanto verrà investito quest’anno nell’estrazione petrolifera. Tuttavia, per centrare l’obiettivo Net Zero entro il 2050, sarà necessario triplicare questi investimenti fino a circa 1.900 miliardi di dollari entro il 2030.

L’elettrificazione è essenziale per favorire l’efficienza energetica: nel 2024 il livello di elettrificazione crescerà quasi del 2%, il doppio del tasso annuo medio del 2010-2019, ma rappresenta solo la metà di quanto necessario. Serviranno incentivi e misure specifiche per edilizia, elettrodomestici, industria e trasporti, oltre a programmi di formazione, vista la carenza di addetti qualificati in questi settori.

Sul fronte delle rinnovabili, un rapporto del think tank Ember segnala che siamo in ritardo rispetto all’obiettivo globale di triplicare la capacità installata entro il 2030. Nel 2023, i target nazionali complessivi per le rinnovabili a fine decennio (96 paesi più l’UE) ammontavano a 7.238 GW, incrementati di soli 4 GW quest’anno: resta un divario di oltre 3.700 GW da colmare.

Il fotovoltaico è l’unico mercato teoricamente in linea con gli obiettivi del 2030 (tripling pledge), secondo stime di BNEF, IEA e SolarPower Europe, ma i target nazionali sul solare risultano comunque inferiori alle potenzialità previste. Le analisi di mercato indicano una capacità installata di oltre 6.000 GW di FV entro il 2030, mentre i piani governativi puntano a circa la metà. Nel 2024 dovrebbero essere installati circa 600 GW di impianti FV nel mondo, segnando comunque un record.

In sintesi, esiste un’ampia discrepanza tra il necessario sviluppo delle tecnologie verdi e i programmi governativi, che va urgentemente colmata.

A cura di QualEnergia.it